Il Fungo Porcino IGP di Borgotaro è l’unico micete in Europa ad aver ottenuto il riconoscimento di “Indicazione Geografica Protetta”, l’unico prodotto ortofrutticolo al mondo a non poter essere coltivato; è l’orgoglio della Valtaro.
Cresce nei boschi lungo la dorsale appenninica di Albareto, Borgo Val di Taro e Pontremoli. E’ considerato superiore per le sue qualità organolettiche: carne soda e bianca, sapore dolce, delicato e aromatico con un ricordo di nocciola, colore vivace e peso specifico maggiore.
Una fama internazionale
La fama del Fungo di Borgotaro non è solo questione di cucina ma è anche legata alla passione di migliaia di cercatori provenienti da ogni parte d’Italia che frequentano i boschi del comprensorio nei mesi di settembre e ottobre. L’eco dell’esperienza “Vivi un giorno da Fungaiolo” ha valicato i confini nazionali.
Trovare e raccogliere il fungo porcino di Borgotaro IGP a passeggio nel bosco senza preoccupazioni, in tutta sicurezza nella riserva privata “Bosco Facile”, accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica, esperta in micologia e portarsi a casa fino a 3 chili di porcini raccolti… non ha prezzo!
Mostre, degustazioni, cooking show. E ancora intrattenimenti per ogni età, spettacoli musicali e cabaret. Due fine settimana dedicati al gusto e al divertimento con un unico, grande protagonista: il fungo porcino di Borgotaro IGP.
Dopo quello scorso, la Fiera del Fungo Porcino IGP di Borgotaro prosegue anche in questo del 18 e il 19 settembre, evento che nel paese in provincia di Parma rappresenta l’evento più atteso dell’anno. E non potrebbe essere altrimenti, perché quello che cresce spontaneo nei boschi appenninici che circondano l’abitato è davvero una “star” rispetto agli altri porcini delle stesse specie che provengono da altre zone, sia italiane che estere.
Cooking show con grandi chef
Il ricco programma della Fiera prevede cooking show curati da rinomati chef. Ci saranno Gaetano Arnone, allievo del mastro macellaio Dario Cecchini della famosa Antica Macelleria Cecchini toscana, ha lavorato in alcune delle destinazioni gastronomiche più rispettate di New York e diversi ristoranti del gruppo Bastianich; poi Lucia Giorgi una delle concorrenti più amate della quinta edizione di MasterChef Italia. Mario Marini diplomato all’Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana e dal 2012 è proprietario e chef dell’Agriturismo e Azienda Agricola Biologica “Il Cielo di Strela” a di Compiano; Alessandro Delnevo, borgotarese, anche lui viene dall’Alma, da un paio d’anni occupa il ruolo di chef de partie presso il ristorante stellato “Tano Passami l’Olio” a Milano; Alberto Rossetti, 14 anni consecutivi stella Michelin al ristorante Al Tramezzo di Parma. Per due anni è stato inserito nella Top Ten Best Italian Chef Uk. Ora Chef presso SQUID a Parma.
Non può mancare la degustazione guidata con il sommelier FISAR Matteo Cordani della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini.
Con Davide Pieri e Daniele de Leo, a cura di Confcooperative Emilia Romagna è previsto un viaggio gastronomico e culturale di gusti e sapori da scoprire nella “Food Valley Italiana”. L’Emilia-Romagna è la prima regione in Europa per numero di prodotti DOP e IGP (in totale 44), i marchi di denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta attribuiti dall’Unione Europea a garanzia della qualità dei prodotti agroalimentari.
Si potrà ridere con Baroz e Rico di “Io Parlo Parmigiano”, uno spettacolo nato davanti a un bicchiere di lambrusco, raccontandosi aneddoti: i proverbi dei nonni, i modi di dire cittadini e quelli della campagna.
La musica prosegue alla Fiera del Fungo Porcino Igp di Borgotaro con i Mata-Bicho, un’orchestrina itinerante che a suon di grattugia, sarmonica, tromba e contrabbasso attraversa l’Oceano Atlantico inseguendo i ritmi sud-americani.
E poi si esibiranno i “Contrada Lamierone”! Immaginatevi un piccolo borgo, disperso in un angolo di mondo: poche case, malmesse, con i tetti in lamiera. Un posto scampato al progresso, dove non arrivano le frequenze radio e gli abitanti per scandire il tempo suonano strumenti e fischiettano melodie portate dal vento, o imparate da qualche vagabondo; infine le Fisarmoniche di Tiedoli e Belforte con musiche popolari della Valtaro.
L’evento sarà anche una buona occasione per scoprire Borgo Val di Taro, considerata la capitale dell’Alta Valtaro e parte del circuito internazionale “Cittaslow”. Al suo interno meritano una visita la chiesa di San Antonino, con il suo organo del XIII secolo e un dipinto dell’Annunciazione risalente alla seconda metà del ‘600; e ancora la chiesa di San Domenico, il Municipio, il Museo delle Mura e Palazzo Boveri, che nel settembre del 1714 ospitò la Regina di Spagna Elisabetta Farnese.