I mirtilli, piccoli frutti timidi si nascondono fra il fogliame attraendo con i loro colori nero-violaceo o rosso.

Il più pregiato è il mirtillo nero; poiché è selvatico è più saporito ma di più difficile reperibilità. Con le sue modeste bacche carnose, fa capolino fra le foglioline in estate, a partire dal mese di luglio intensificando la crescita nel mese di agosto e proseguendo lo sviluppo anche nel mese di settembre.

I frutti, saporitissimi e aciduli, sono molto apprezzati per le loro proprietà benefiche e fanno parte da sempre della medicina popolare.

Oltre che come frutta fresca, sono ottimi per preparare confetture, succhi, gelatine, da gustare con lo yogurt e per fare liquori.
Dove trovare i mirtilli selvatici

Il mirtillo selvatico è tipico di tutta l’Europa continentale dove il clima è temperato.
E’ un piccolo cespuglio perenne che non supera i 50 cm di altezza; in Italia è presente nei boschi, nei pascoli, nelle macchie spontanee, specialmente lungo l’arco alpino dove cresce fino a 2.000 m di altitudine.

Proprietà

Il mirtillo selvatico contiene molti principi attivi, sia nelle bacche che nelle foglie.
Nelle bacche si trovano flavonoidi, antocianosidi o antociani (considerati tra i componenti più importanti), vitamine, zuccheri e Pectine, mentre nelle foglie ci sono quercetina, catechine, tannini, iridoidi, acidi.

Il contenuto di questi elementi nella bacca aumenta man mano che il frutto matura, mentre è vero il contrario per i principi attivi contenuti nelle foglie.

Gli antocianosidi contenuti nei mirtilli sembra abbiano forti proprietà antiossidanti; stabilizzano le fibre di collagene e ne promuovono la biosintesi. Inoltre, diminuiscono la permeabilità e la fragilità capillare.
I decotti di foglie di mirtillo selvatico abbassano i livelli di glucosio nel sangue.

La storia dei benefici del mirtillo risale al Medioevo, e si implementò presso gli erboristi fino al XVI secolo, quando veniva usato per trattare calcoli alla vescica, disturbi biliari, scorbuto, tosse e tubercolosi polmonare. Attualmente gli estratti di mirtillo sono stati usati in erboristeria per trattamento di diarrea, dissenteria e infiammazioni di bocca e gola.

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Oggi si è sviluppato anche l’uso del mirtillo rosso proveniente dal Nord America, ma ma ora conosciuto anche in Europa.
Scopriamo come usare queste bacche.

Noto anche come cranberry, il mirtillo rosso è famoso per l’azione antinfiammatoria e antiossidante e l’utilità in caso di infezioni delle vie urinarie.

Il suo uso principale rimane comunque quello alimentare, in quanto il mirtillo rosso è utilizzato per la preparare di gelatine e marmellate.