Torino si conferma ancora una volta la sede dell’eccellenza enogastronomica italiana con l’apertura oggi del Salone del Gusto Terra Madre, la manifestazione ideata anni fa da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.
La manifestazione, che andrà avanti fino a martedì 24 settembre, non tradisce neanche quest’anno le aspettative dell’organizzazione, avendo nel suo orizzonte i principi della sostenibilità, approccio al territorio, imprese e prodotti, nell’ dell’anno internazionale del cibo italiano nel mondo.
Centoventi le città che hanno aderito; innumerevoli le aziende espositrici dall’Italia e dall’estero, oltre 200 gli eventi in programma, molti dei quali nei quartieri di Torino, al di fuori del Salone.
Si parlerà moltissimo di cibo con cinque grandi aree tematiche a Eataly e al Lingotto, con dibattiti e tavole rotonde: sul problema della riduzione delle api come sulla necessità della riforestazione, solo per citarne un paio.
Salone del Gusto Terra Madre, 28 i nuovi Presidi Slow Food
Al Salone del Gusto Terra Madre 2018 debuttano 28 nuovi Presìdi italiani Slow Food di dieci regioni italiane, undici dei quali provenienti dalla Campania: la Pecora laticauda, il Fusillo di Felitto, il Pane Saragolla del beneventano, il Fico monnato di Prignano Cilento, il Pomodorino verneteca sannita, l’Antico aglio dell’Ufita, la Noce della penisola sorrentina, alcune vecchie varietà di albicocche del Vesuvio, Il Fagiolo quarantino di Volturara Irpina, il cece di Teano e il Pisello Centogiorni.
Tre le new entry emiliano-romagnole: la Pecora cornigliese, la Pesca buco incavato, il Carciofo di San Luca e la ciliegia Moretta di Vignola.
Quattro presidi nuovi anche per il Friuli Venezia Giulia: il Fagiolo di San Quirino, le antiche mele dell’Alto Friuli e la Varhackara, un pesto particolare della provincia di Udine fatto con lardo bianco, speck, pancetta affumicata e l’aggiunta di qualche erba aromatica.
Due a testa per le Marche e la la Puglia e la Toscana: rispettivamente l’Anice verde di Castignano e la Fava di Fratte Rosa per la prima regione, il pomodoro giallorosso di Crispiano e il pomodorino di Manduria per la seconda, il pomodoro canestrino di Lucca e l’ Olivo quercetano per la terza.
Il Piemonte con il Riso gigante di Vercelli, il Veneto con il Broccoletto di Custoza, l’Umbria con la Ricotta Salata della Valnerina e la Sicilia con la Lenticchia nera delle colline ennesi completano la lista dei nuovi Presidi Slow Food, che sarà possibile assaggiare al Salone del Gusto Terra Madre, nel Laboratorio del Gusto.