
È stato presentato alcuni giorni fa il palinsesto annuale delle mostre e degli eventi per il 2018 del Sistema dei Musei e dei Beni Culturali di Aliano (MT), Castronuovo Sant’Andrea (PZ), Moliterno (PZ) e Montemurro (PZ), raccolti sotto l’acronimo di Acamm, istituito un anno fa in Basicata, sull’onda dell’assegnazione a Matera quale capitale italiana della cultura 320129.
Quella di Acamm è una rete dal basso che rende l’offerta culturale distribuita e prodotta sul territorio, attraverso lo scambio, con laboratori che hanno permesso di creare opere in loco.
Acamm, aspettando Matera 2019

Nei quattro paesi lucani sono sorti nel corso degli ultimi anni una serie di Musei, Biblioteche, Fondazioni che hanno dato vita appunto al Sistema Acamm, al quale stanno guardando con interesse anche da altri territori di tutt’Italia.
La presentazione è stata soprattutto occasione di confronto tra le amministrazioni che hanno aderito al sistema, i responsabili degli istituti culturali e la stessa Regione Basilicata.
Il coordinatore di Acamm, Giuseppe Appella, ha illustrato la qualità degli eventi, tutti legati al territorio, ma dal respiro internazionale.

Si è parlato anche della valorizzazione dei piccoli comuni e i risultati raggiunti, in particolare sulla ricostruzione della memoria storica della Basilicata, anche in chiave turistica.
Il riordino degli archivi storici è infatti un esempio virtuoso di collaborazioni e di professionalità, così come la valorizzazione di presidi culturali e dei Parchi Letterari.

Sostenuti da una intensa attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, gli eventi 2018 del sistema Acamm mettono in luce la capacità progettuale e la vocazione comunicativa dei musei, luoghi vivi d’incontro e di scambio, proponendosi come un modello, da cui la politica culturale regionale e nazionale non può prescindere, in vista di Matera 2019.
Acamm, un palinsesto interessante
Saranno le opere artistiche di Antonietta Raphael Mafai ad inaugurare il programma delle mostre organizzate da Acamm, in totale 27 mostre d’arte e 67 eventi, tutti di alta qualità.
Oltre quella della Raphaël, altre esposizioni riguarderanno opere di Adolfo Wildt, Grafica del Gruppo “CoBrA”, Martin Bradley, Roberto Melli, François Morellet, Jean Messagier, Zoran Music, Alexander Calder, Lucio Venna, Joan Mirò; le partecipazioni alla Shoah dell’arte (con Levi, Chagall, Beckmann e Melli), la Notte Internazionale dei Musei (con M. Lai, Beuys, Brancusi e Paolini); i Focus mensili sull’opera di Ipousteguy, Mattiacci, Boumeester, Goetz, Tàpies, Magnelli, Hartung, Moterwell, Bartoli, Accardi, Kalczynska; la XIV Giornata del Contemporaneo Amaci (con Cambellotti, Dessì e Dalisi); il Festival della Paesologia “La Luna e i Calanchi” e il Premio Letterario Nazionale “Carlo Levi”, le Lezioni del Novecento e il Furor Sinisgalli (con M. D’Auria, M. Locantore, R. Caputo), il ricordo di Irene Kowaliska e di Giovanni Battista Bronzini.