Si è svolta sabato scorso a Bologna l’annuale Convention ONAV, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, l’associazione onlus sorta nel lontano 1951 ad Asti, tra i cui scopi c’è anche l’organizzazione di iniziative volte a fare conoscere l’importanza e il piacere del bere consapevole e dell’arte dell’assaggio.
Nel corso della Convention è avvenuta anche la premiazione del miglior assaggiatore italiano di vino per l’anno in corso.
Cinquanta i contendenti selezionati per questa finale, tra quelli che hanno affrontato le prove di valutazione nelle varie Regioni e nelle due sezioni di degustazione svoltesi ad Asti.
Convention ONAV, dalla Sicilia il miglior assaggiatore 20127
Dopo una dura selezione, volta a testare la capacità di giudizio e la preparazione personale in tema vino, oltre che i difetti del vino, il riconoscimento di alcuni vitigni e domande sulla produzione enologica, il titolo 2017 è stato assegnato, grazie ad una prova pressoché perfetta, a Gianluca Alaimo di Loro di Racalmuto, città dell’agrigentino, che ha avuto la meglio sui colleghi Marco Cagnazzi e Giovanni Battista Rubino.
Un risultato inaspettato per lo stesso vincitore, il quale, colmo d’emozione, ha raccontato come la sua partecipazione alle selezioni sia stata vissuta come un test sulla propria preparazione e non come una gara nei confronti degli altri assaggiatori partecipanti.
Durante la premiazione il presidente dell’associazione Vito Intini ha voluto sottolineare come questo non sia un concorso per eleggere il migliore tra gli assaggiatori ma un’iniziativa ideata per avvicinare neofiti, appassionati ed esperti al mondo ONAV, una prova più contro sé stessi che contro gli altri, che non mette a confronto titoli accademici o specifici percorsi di formazione.
Convention ONAV, anche una mostra tutta al femminile
A fare da sfondo alla premiazione del Miglior Assaggiatore sono state le suggestive immagini fotografiche dell’esposizione “Siduri – Donne in Vino”, presentata in anteprima per ONAV e dedicata al mondo del vino visto attraverso gli occhi delle donne.
Dodici fotografe del Gruppo Fotografico Grandangolo di Carpi si sono infatti messe in gioco, cercando storie al femminile, per raccontare le donne che di vino vivono e lavorano.
Sono nate così immagini appassionanti e seducenti, che intendono celebrare la cultura enologica e le sue protagoniste con un linguaggio raffinato e intelligente, che valorizzi il saper fare italiano e la grande tradizione enologica del Belpaese, in perfetta continuità con lo spirito che da sempre anima tutte le iniziative firmate ONAV.
