In Romagna ben pochi non conoscono la Saraghina, conosciuta anche come Papalina perché in tempi antichi era pescata solo di fronte ai possedimenti pontifici dell’alto Adriatico.

Domani è il giorno della Saraghina a Marina di RavennaAnche molti di quelli che sono venuti in Romagna per turismo hanno imparato ad apprezzarla dopo averla conosciuta nelle sue diverse preparazioni gastronomiche, proposte nei mille locali della costa e sempre presente nelle tante feste e sagre del territorio.

Una di queste ci sarà domani, domenica 25 a partire dalle ore 12,00 a Marina di Ravenna, al Bacino Pescherecci, organizzata dalla locale Pro Loco in collaborazione con la Parrocchia di San Giuseppe e il supporto degli ex scout di Marina di Ravenna.

Saraghina, anche per beneficenza

Il ricavato dell’iniziativa servirà a finanziare il ripristino dell’illuminazione dei quadranti dell’orologio del campanile della chiesa di Marina di Ravenna.

Domani è il giorno della Saraghina a Marina di RavennaLa Saraghina non è una sarda, perché è più grande; non è un’alice, perché è più piccola; è semplicemente la saraghina: uno dei simboli della Romagna e della sua cucina; un simbolo talmente forte che anche Fellini chiamò così uno dei suoi personaggi di “8 e mezzo”.

Pesce azzurro povero, ma di grande importanza alimentare nei tempi passati è ora “adottata” da tanti chef che ne apprezzano duttilità e versatilità in cucina.

Nel corso della giornata la si potrà gustare alla griglia ma anche mangiarlo nel cartoccio, alla “scottadito”, gustandosi in questo caso l’imminente primavera sul molo, passeggiando tra le bancarelle dei prodotti tipici locali nell’ambito dell’iniziativa al Bacino Pescherecci.

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