A Montecarotto, dal 5 all’8 luglio, è il celeberrimo Verdicchio dei Castelli di Jesi l’assoluto protagonista del lungo fine settimana dedicato a Verdicchio in festa & Marche Jazz & Wine Festival.
In rassegna le migliore cantine del territorio, con un banco d’assaggio ed invitanti abbinamenti ai sapori ed alle tradizioni più autentiche delle Marche. In programma anche degustazioni parallele con il “cugino” Verdicchio di Matelica, per cogliere le diversità più recondite di due vitigni autoctoni tra i più blasonati dello Stivale.
In questo gioco di “fusion locale”, ospiti d’onore sono la Fisarmonica di Castelfidardo ed il Brodetto di Porto Recanati.
Ospite anche il territorio dei Monti Sibillini, con un programma di eventi sviluppati in collaborazione con Legambiente per valorizzare attrattive e produttori colpiti dal sisma del 2016.
Nel suggestivo borgo medioevale di Montecarotto saranno molteplici le proposte culinarie che sapranno accontentare ogni palato, con piatti tipici locali e con la cucina marinara per esaltare al meglio il Verdicchio.
Spettacoli e concerti live di ogni genere animeranno le piazze del centro storico, con proposte selezionate e di qualità; non mancheranno intrattenimenti per i più piccoli e mostre tematiche nei quattro giorni del Festival.
Verdicchio in festa & Marche Jazz & Wine Festival; verdicchio e jazz
L’accogliente borgo dei castelli jesini chiuderà il Verdicchio in festa & Marche Jazz & Wine Festival con un gran finale domenica sera dedicato alle suggestioni del grande jazz.
Il fine settimana a Montecarotto potrà offrire a turisti e visitatori anche l’opportunità di una visita al paese ed ai suoi dintorni; nel piccolo borgo dell’entroterra anconetano ci sono infatti numerose chiese ricche di arte e di storia a testimonianza della profonda fede e devozione della popolazione montecarottese, come quella di San Domenico di Ancona, a croce latina, realizzata in un sobrio ma elegante stile neoclassico con alcuni elementi barocchi al suo interno, come le due belle cappelle ai lati del transetto.
Da vedere anche la cinquecentesca cinta muraria a pianta quadrilatero-trapezoidale delimitando la parte più alta del colle dedicata alla chiesa Parrocchiale della S.S. Annunziata ed i cinque torrioni, dei quali quello dell’orologio resta il monumento più in vista del paese.
Pregevole l’area naturalistica poco fuori dal paese, ricca di flora e fauna, al cui interno scorre il torrente Fossato, al cui interno conserva ancora i ruderi dell’antico mulino che traeva forza motrice dalle acque del torrente.