Abbinata anche quest’anno al Forlì Wine Festival, giunto alla 4ª edizione, nell’ultimo fine settimana di gennaio la fiera di Forlì ospiterà la 16° edizione di SapEur 2018, organizzata come sempre da Romagna Fiere.
La kermesse del cibo di qualità è pronta a spalancare le proprie porte ai produttori dei settori Food e Wine da tutto il territorio nazionale, che rappresenta un’importante vetrina commerciale e di visibilità e un vero trampolino di lancio per le piccole imprese locali del Made in Italy agro-alimentare ed enogastronomico.
L’accento è posto volutamente sui prodotti certificati con marchi Doc, Dop, Docg, Igt, Igp e presidi Slow Food; il pubblico ogni anno più numeroso potrà ritrovare a prezzi di assoluta convenienza prelibatezze tipiche di ogni territorio del Bel Paese, conoscendo, degustando e acquistando le tante produzioni di qualità che ci caratterizzano, nell’anno dedicato al cibo italiano.
SapEur 2918 sarà aperta la sera fino alle 22.30, tranne nell’ultimo giorno quando la chiusura sarà invece alle ore 20,00; la fiera di Forlì per tre giorni diventa così il più grande mercato coperto della Romagna, punto d’incontro tra consumatori provenienti abitualmente anche dalle province circostanti e oltre 200 tra produttori e operatori dell’agroalimentare.
SapEur 2018, abbinata al Forlì Wine Festival
Un Paradiso del gusto arricchito anche in questa edizione dalla compresenza del salone dedicato al vino, il 4° Forlì Wine Festival e da numerosi eventi collaterali che arricchiscono la kermesse immergendo i visitatori nelle tradizioni della Romagna, facendo loro scoprire produzioni di nicchia e dando l’occasione di captare “segreti” per rendere davvero speciale, la propria cena o un buffet da grandi occasioni: show-cooking, degustazioni guidate, corsi adatti ad aspiranti chef e pasticceri di ogni età, uno spazio dedicato alle tradizioni alimentari ed etniche della Romagna e, novità dell’edizione 2018, una grande mostra fotografica curata da Mirco Villa, intitolata “La metamorfosi del cibo romagnolo”, che accoglierà i visitatori all’ingresso dei padiglioni espositivi, che parte dal presupposto che la cucina, ovunque nel mondo, è un fattore importante di cultura e tradizioni ed anche quella romagnola ha origini antiche e un forte legame con le tradizioni contadine e il territorio, dove un ruolo importante spetta alla pasta e alla minestra, alla piadina e ai dolci.
In questo percorso fotografico saranno raccontati alcuni dei piatti tradizionali, a volte con qualche modifica rispetto alla ricetta originaria, come del resto avviene o avveniva in molte famiglie, dove spesso sono proprio queste varianti a donare alla pietanza quel “sapore di casa” che non deve andar perduto.
SapEur 2018, tornano anche gli Idrosommellier
In occasione della manifestazione sarà possibile avvicinarsi a un mondo ai più sconosciuto, quello degli idrosommelier, vale a dire i degustatori di acqua. L’ADAM, l’Associazione Degustatori Acque Minerali, che ha la propria sede a Rimini, organizza durante la manifestazione fieristica corsi di primo e secondo livello, finalizzati all’abbinamento cibo-acqua naturale a tavola.
Nei suoi spazi l’associazione aiuterà a capire che ogni acqua possiede proprietà e indicazioni ben precise, in grado di rispondere alle personali esigenze di ciascun consumatore e che il nostro palato è in grado di percepire chiaramente, con corsi e pranzi didattici che spiegano i principi della classificazione delle acque minerali, le loro caratteristiche alimentari e salutistiche, l’analisi sensoriale e la capacità di leggere con attenzione le etichette.
SapEur 2018, la cucina flambé
Cucina flambé e arte dell’intaglio di frutta e verdura saranno in fiera con AMIRA, l’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, che animerà l’esibizione del “Super Maître” proponendo al pubblico la suggestiva preparazione di crepes alla lampada, con la caratteristica “fiammata”.
Inoltre i visitatori potranno ammirare vere e proprie sculture realizzate con ortaggi e frutta di stagione, quelle che abitualmente fanno bella mostra di sé sulle tavole imbandite ed addobbate dei buffet nei migliori ristoranti in occasione delle cerimonie più sentite ed esclusive. E’ l’antica Arte dell’Intaglio proposta attraverso dimostrazioni tenute dagli ”artisti” di Amira, i quali proporranno le tecniche di base dell’antichissima arte thailandese della scultura su frutta e verdura.
Mangiare bene chiama direttamente in causa anche la necessità di bere bene e consapevolmente, per cui un intero padiglione sarà dedicato alle migliori etichette e cantine di tutta Italia, con oltre cento varietà di vini da conoscere direttamente dai loro produttori, da scoprire in un percorso di degustazioni illimitate ricevendo in omaggio con il biglietto d’ingresso un calice e una tasca personalizzata, ovviamente da ordinare e acquistare, ma anche da apprezzare attraverso i laboratori didattici e degustazioni guidate.
Sapeur 2018, c’è anche il Teatro degli Chef
Per suggellare l’imprescindibile connubio tra buon bere e cucina di qualità, quest’anno va in scena un evento esclusivo: il Teatro degli Chef.
Un’esperienza che nasce dalla filosofia del “social food”, la sempre più diffusa convinzione che il cibo di qualità proposto dai migliori ristoranti internazionali sia anche un fattore-chiave della socialità e della conoscenza di altre culture.
Da qui nasce la volontà di portare la migliore Cucina tradizionale ed etnica laddove la gente ama riunirsi. Dalle piazze ai porticati dei centri storici, sino alle fiere.
E’ proprio quello che succede da ormai alcuni anni a Portico di Romagna, paese dell’Appennino Tosco-Romagnolo diventato una piccola capitale dell’alta ristorazione accessibile a ogni tasca, dove lo Chef Massimiliano Cameli, che assieme al fratello Matteo e al padre Giovanni gestisce il ristorante “Al Vecchio Convento” nel cuore del paese della vallata del Montone e che darà vita anche a Forlì in occasione di SapEur 20218 e Forlì Wine Festival a un vero “Teatro degli Chef” in un’area eventi appositamente dedicata e allestita.
Oltre a loro, per tutte le tre giornate della manifestazione, i più apprezzati e rinomati cuochi del territorio assieme ad alcuni grandi interpreti internazionali della cucina tradizionale di alta qualità, prepareranno a vista i piatti che sono soliti proporre nei loro ristoranti, molti dei quali saranno piatti da una stella Michelin, studiati ad hoc per l’occasione, con ingredienti a km 0 dove internazionalità e territorio si fondono in perfetta armonia.
I visitatori potranno sperimentare acquistando a prezzi decisamente favorevoli, e assaporando poi direttamente in fiera, uno o più tra i piatti che hanno conquistato gourmet e turisti in tutto il mondo.
E il termine “mondo” non è certo casuale perché Massimiliano Cameli nel riproporre in fiera a Forlì la formula estiva di “Chef sotto il Portico”, porterà alcuni dei migliori interpreti internazionali dell’Alta Cucina che sa miscelare tradizione e innovazione.