Saranno gli Appennini il tema portante dell’edizione 2022 – la quarta – di CiBò-So Good!, il Festival dei Sapori Italiani che dopo la sosta pandemica ritorna a Bologna dal 22 al 24 aprile, ovvero la cordigliera montuosa vista come un’ideale spina dorsale che dalla Liguria alla Sicilia attraversa tutta l’Italia con le sue diverse specialità enogastronomiche che saranno protagoniste della rassegna nata come sempre dalla stretta collaborazione fra Gruppo Atomix, ViviAppennino, Legambiente e Confcommercio Ascom Bologna.
Gli Appennini, spina dorsale della cucina italiana
Un inestimabile patrimonio, arricchito da una moderna offerta di turismo slow, mobilità sostenibile, tradizioni culinarie e natura, che si ritrova lungo la nuova Ciclovia Appenninica, estesa dalla Bocchetta di Altare alle Madonie attraversando 44 parchi, 14 regioni e oltre 1.400 comuni e contando sull’offerta di 350 prodotti DOP, IGP e tipici, ma anche su un ricco background di storia, arte e usanze popolari.
Dagli Appennini al mare, il festival dei sapori
Nella consueta, sontuosa cornice di Palazzo Re Enzo si dipanerà per tre giorni un fitto calendario di appuntamenti culturali, momenti d’intrattenimento e passione gastronomica: il Food Talk per raccontare i grandi valori del territorio italiano, dalla grande tradizione gastronomica alle storie di aziende, persone e produzioni d’eccellenza, lo Story Cooking con gli show culinari live, le Isole del Gusto con l’enogastronomia tipica del territorio per assaggiare i piatti della tradizione, il Mercato dei Sapori con l’offerta di prodotti agro-alimentari e le Degustazioni e i Laboratori di Cucina per mettere “le mani in pasta”.
I primati mangerecci dell’Appennino
In particolare, l’edizione 2022 del Food Talk “non stop” racconterà i “primati” del territorio appenninico, dalle specialità gastronomiche agli itinerari nella natura, fino alle produzioni agro-alimentari di nicchia. Da parte sua, il Mercato dei Sapori offrirà un itinerario del gusto per conoscere le migliori specialità artigianali dell’area appenninica, come pasta, formaggi, salumi, olio, vino, cioccolato e dolci, mentre le esclusive Isole del Gusto proporranno una originale ed irresistibile selezione di 30 gustosi primi piatti tipici dell’Appennino, proposti a rotazione per ogni giornata dell’evento, accompagnati da una ricca enoteca di vini locali selezionati per l’occasione da Vinis.
Un Giro d’Italia dei primi piatti
Proprio il capitolo primi piatti rappresenterà un vero e proprio “Giro d’Italia” enogastronomico che vedrà protagonista il più tricolore dei cibi, la pasta. Dalle trofie al pesto liguri ai maccheroncini alla maremmana, dai cavatelli con la mollica agli spaghetti col peperoncino calabrese di Diamante, dalla pasta con le fave ai maccheroncini con ‘nduja e ricotta, dal tortello al friccò agli ziti col ragù napoletano, e ancora pasta alla Norma, fileja con pomodorini e cacio silano, imbutini al sugo di cinghiale e busiate al pesto trapanese, tortellini in crema di Parmigiano, tortelli mugellani, vincisgrassi, maccheroncini alla norcina, umbricelli al sugo di carne, passatelli del Montefeltro, strozzapreti al ciauscolo marchigiano, maccheroni ai funghi, spaghetti alla carbonara, bucatini all’amatriciana, gramigna paglia e fieno alla salsiccia, cappellacci di castagne, tagliatelle all’ortica col friggione, mezzemaniche cacio e pepe, bombolotti alla gricia, sagne e ceci e chitarrine alla teramana.
Si parla di turismo sostenibile
Ma a CiBò-So Good! si parlerà anche di turismo e mobilità sostenibili per promuovere e valorizzare il territorio appenninico, quale destinazione di qualità sociale e ambientale; di valore, memoria del territorio e green economy per promuovere il patrimonio paesaggistico e architettonico, puntando alle peculiarità e tradizioni dei singoli luoghi.
Le delizie del Mercato dei Sapori
Non mancherà nemmeno il Mercato dei Sapori, allestito dall’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, e nel quale sarà possibile assaggiare e acquistare la birra artigianale del Birrificio dei Perugini, la pasta del Consorzio Avo di Trevi, il vino, l’olio EVO e lo zafferano dell’Azienda La Fonte di Bevagna, i vini sardi della Cantina Pisu e quelli romagnoli di Terra e Sale, i salumi, formaggi, conserve, marmellate, sottoli e specialità varie della Cooperativa ARIA di Buono di Roseto Valfortore, i prodotti dello Zafferano dei Greci e il Prosecco di Valdobbiadene DOCG di Allegra Italia.
Le De.Co. italiane protagoniste del Festival
Il festival ospiterà infine un focus sulla Denominazione Comunale d’Origine di Bologna, un’opportunità di marketing territoriale per la Città Metropolitana in ambito agroalimentare. De.Co. Bologna infatti è uno strumento finalizzato a tutelare e promuovere la cultura e i saperi del territorio bolognese, oltre a salvaguardare le sue peculiarità storiche. Attraverso questo marchio di garanzia è possibile riconoscere alle produzioni artigianali, alimentari e di cultura materiale la capacità di creare importanti occasioni di marketing territoriale con utili ricadute sull’intera comunità.
Ingresso libero, ma occhio agli orari
L’ingresso alla manifestazione, aperta il 22 aprile dalle 18 alle 23, il 23 aprile dalle 11 alle 23 e il 24 aprile dalle 11 alle 22, è libero e gratuito.