Gli artigiani del vino arrivano domenica e lunedì in Romagna, a Faenza, per la terza edizione di Back to the Wine, organizzata da Blu Nautilus; sono oltre 130 e arrivano da ben 20 regioni d’Italia, con alcune presenze d’oltreconfine, dall’Armenia, Francia, Germania, Slovenia.
Sono i vignaioli che hanno fatto del rispetto del territorio, della biodiversità, del lavoro agricolo responsabile in cantina, la loro scelta etica e di vita.
Per loro il “Ritorno al Vino” è una chiara scelta di campo: non un evento generalista, bensì un appuntamento con una sua identità precisa, omaggio agli artigiani del vino, quelli con una produzione enoica di qualità a tiratura limitata, in media tra le 10.000 e 20.000 bottiglie, e con un particolare occhio di riguardo all’ecosostenibilità ed al minimo interventismo in cantina.
Back to the Wine, il vino artigianale alla riscossa
“I consumatori oggi sono cambiati, sono sempre più consapevoli ed esigenti, ha detto Andrea Marchetti, regista di Back to the Wine e ideatore della comunità di Vinessum; pretendono prodotti sani, vogliono conoscerne la provenienza e i metodi di produzione. In particolare, nel settore vino il fenomeno sta esplodendo: il vino artigianale è sempre più richiesto. I consumatori più esigenti, inoltre, quelli più dotati di maggiore possibilità d’acquisto, vogliono anche distinguersi, cercano prodotti di nicchia autentici”.
Catalogare Back to the Wine nella semplice “voce” di un evento è semplicistico; il “Ritorno al vino” è un manifesto condiviso da una comunità di produttori oltre che anche da un pubblico sempre più numeroso di consumatori consapevoli, uniti nella comune convinzione di vino nella sua vera natura di prodotto tradizionale, culturale, territoriale, emozionale, artigianale e soprattutto umano.
Back to the Wine, il programma
L’evento è l’occasione per degustare le tante produzioni locali e acquistare direttamente dai vignaioli e dagli artigiani della migliore gastronomia; sono infatti presenti anche alcune eccellenze del cibo di qualità nella mostra mercato dentro i padiglioni della Fiera di Faenza.
Back to the Wine, focus sui vini della Sardegna
Ad arricchire la manifestazione, un laboratorio di degustazione sui vini della Sardegna guidato da Francesco Falcone (domenica 18 ore 15) e la presentazione del volume sull’Albana (“Albana, una storia di Romagna”) di Giovanni Solaroli e Vitaliano Marchi seguita da una degustazione (domenica 18 ore 13).
Lunedì 19 novembre alle ore 13 Gabriele Casagrande propone una degustazione guidata dei “vini in garage” per capire quell’universo di produzioni lontane dalle logiche di mercato.
E ancora, tre proposte ristorative (Il Bacaro Risorto di Venezia, Il Grano di Pepe di Ravarino nel modenese, Ustareja Di Du Butò di Solarolo nel ravennate), e la presenza di quattro ceramisti artigianali dell’Ente ceramica di Faenza grazie alla collaborazione di Lorenzo Marabini Comunicazione.
A Back to the Wine saranno esposte ed acquistabili anche opere ceramiche dei laboratori e ceramisti Manifatture Sottosasso di Lorella Morgantini e Marco Malavolti; Anna Tazzari; Ceramiche Artistiche di Liliana Ricciardelli; La Bottega di Gino Geminiani.
Infine, tra le novità anche un’anteprima Back to The Wine per avvicinarsi al mondo dei vini artigianali; giovedì 8 novembre il ristorante Le Bistrot di Dozza propone un percorso esperienziale del gusto con i piatti dello chef Daniele Sangiorgi accompagnati dai vini di tre produttori vignaioli artigiani.