L’eccellenza marchigiana, prodotta tra le colline del Montefeltro, si può degustare fino al 5 aprile  all’interno di Vinitaly, nell’area C, stand della Regione Marche, Food Brand Marche

Il Consorzio Prosciutto di Carpegna Dop è tra le 32 eccellenze marchigiane, certificate, protagoniste di Sol&Agrifood – il Salone dell’agroalimentare di qualità giunto alla  27esima edizione – in programma nei padiglioni fieristici di Verona fino al 5 aprile.

Il Prosciutto di Carpegna Dop, infatti, è una storica eccellenza del panorama gastronomico marchigiano. Molto apprezzato anche nell’intero territorio nazionale ed anche  all’estero.

Il Consorzio torna a Sol&Agrifood, l’importante Salone che affianca Vinitaly la cui 55esima edizione è stata inaugurata ieri alla presenza del presidente della Camera dei Deputati Fontana, di cinque ministri e del presidente del Veneto Zaia.

Dove degustarlo

Fino al 5 aprile  nell’area C, all’interno dello stand di Food Brand Marche – l’Associazione per la promozione e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico della Regione – si può degustare questo prosciutto dal colore leggermente ambrato e dall’inconfondibile sofficità al taglio ed apprezzarne il sapore unico, dolce-sapido che si sprigiona ad ogni fetta.

Prosciutto di Carpegna Dop: dove viene prodotto

Il prosciuttificio è incastonato sulle colline del Montefeltro, un morbido panorama marchigiano che accoglie l’aria asciutta e salmastra proveniente dall’Adriatico e un microclima estremamente puro, un contesto unico che contribuisce alla straordinarietà di questo protagonista della salumeria italiana. La geografia è il punto focale che traccia anche l’iter produttivo perché circoscrive la provenienza d’origine della materia prima, delimitata a solo tre regioni: Marche, Emilia-Romagna e Lombardia.

Il Prosciutto di Carpegna Dop, infatti, può essere prodotto solo dalla razza suina italiana conosciuta come “pesante padano” o “suino pesante”. Le cosce utilizzate debbono provenire da suini macellati ad un’età minima di 10 mesi. All’arrivo devono avere un peso non inferiore a 12 Kg ed entro 24 ore, dopo un’attenta selezione di idoneità, le cosce conformi possono intraprendere il processo produttivo.

La qualità e le peculiarità

La elevata qualità è preservata da un disciplinare ferreo che definisce ogni passaggio di produzione del Carpegna, così da poter offrire al consumatore finale un prodotto Dop tutelato e garantito. La storia della sua lavorazione – artigianale e tramandata da generazioni – che risale al 1400, gli ha permesso di presenziare sulle tavole attraverso i secoli, di mantenere intatte le sue peculiarità ammaliando i palati con quelle note dolci-sapide inconfondibili.

Il processo di produzione

Questo processo riprende fedelmente la tradizione: dal massaggio alla sfregatura, fatta con il sale marino, fino ad arrivare alla stuccatura, passaggio – quest’ultimo – che contribuisce all’unicità del Carpegna Dop. Lo stucco del Carpegna, infatti, è un composto rigorosamente applicato a mano costituito da strutto, farina di riso, aromi naturali, un mix segreto di spezie, tra cui si riconoscono pepe e paprika che caratterizzano il suo gusto intenso e aromatico.

Il processo di stagionatura si conclude quando ogni prosciutto viene selezionato con la punzonatura: quando la coscia raggiunge gli standard qualitativi espressi anche nel disciplinare avviene, infine, la marchiatura a fuoco che sigilla a vista, con il marchio consortile, la garanzia di un prodotto di elevata qualità.

Due parole sul Consorzio Prosciutto di Carpegna Dop

Il Consorzio nasce il 27 maggio 2015 per tutelare e valorizzare il Prosciutto di Carpegna Dop: i valori, le caratteristiche e la sua produzione; elementi unici che lo hanno portato a fregiarsi, sin dal 1996, della denominazione di origine protetta – Dop. Il ruolo istituzionale del Consorzio è strettamente legato alla tutela della qualità di questo protagonista della salumeria italiana.

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