Per il tartufo sull’Appennino bolognese si preannuncia un’annata eccellente sia sotto il profilo della quantità che sotto quello della qualità: le piogge abbondanti di luglio hanno reso prolifico il terreno mentre un agosto più equilibrato dal punto di vista meteorologico ha impedito che i tuberi si infradiciassero sotto terra.
Il cartellone del tartufo che coinvolge 11 comuni
E a celebrare questo prezioso frutto del sottobosco, croce e delizia dei gourmet di tutto il mondo, sarà ancora una volta Tartufesta, il cartellone della Città Metropolitana di Bologna che, in questa edizione 2020, coinvolgerà ben 11 comuni della montagna.
Seguendo l’aroma del Re Tartufo
Sette weekend da inizio ottobre a metà novembre nei quali si scatenerà il profumo inconfondibile del “Re” Tartufo bianco pregiato dei Colli bolognesi: seguendone l’aroma si andrà alla scoperta del paesaggio, della cultura e della gastronomia dell’Appennino tosco-emiliano attraverso degustazioni a cura dei produttori, mostre, mercatini dei prodotti tipici, gare di cani da tartufo, escursioni guidate e, ovviamente, speciali menù a base di tartufo negli stand e nei ristoranti della zona.
Un’edizione a misura di COVID
Sarà ovviamente un’edizione attenta al tema della sicurezza, con molti organizzatori che hanno deciso di diluire l’evento su più weekend, proporre trekking e attività all’aria aperta o introdurre eventi su prenotazione per evitare assembramenti e permettere a tutti di vivere la Tartufesta in serenità.
Si parte il 10 ottobre a Lizzano e Savigno
La partenza sarà nel weekend del 10 e 11 ottobre con la Tartufesta di Lizzano in Belvedere e una delle due anteprime a Savigno di Valsamoggia: nella cittadina sotto al Corno alle Scale saranno offerte le “frugiatte” (caldarroste), il castagnaccio e i famosi ciacci con farina di castagne cotti nelle piastre in ferro, come una volta, al mercatino si potranno acquistare funghi e tartufi, formaggi locali e zuccherini montanari, mentre specialità a base di funghi e tartufi saranno servite nel ristorante in piazza curato dalla Pro Loco e nei ristoranti della zona.
Il fascino del Tartufo ai piedi del Corno
Non mancheranno un Mercatino del tipico con 40 bancarelle ed enoteca, mostra micologica, fuochi e musica in strada, e ancora escursioni guidate alla scoperta di funghi e tartufi e per fotografare lo spettacolo del Foliage che al Corno alle Scale è unico per la varietà delle essenze arboree, e l’esibizione dell’arte della filatura della lana grezza nell’ex-colonia ferrarese.
Savigno cresce con due anteprime e un weekend extra
Ma in questa edizione un po’ ridotta di Tartufesta sarà – e non poteva essere diversamente – Savigno a tirare la carretta della ripresa: la Città del Tartufo certificata Slow Food, oltre all’anteprima del 10 e 11 ottobre ne terrà una seconda il 17 e 18 ottobre per poi dare il via, nei weekend del 24-25 ottobre, 31 ottobre-1° novembre, 7-8 novembre e 14-15 novembre alla sua storica Fiera Internazionale del Tartufo Bianco Pregiato.
Le tappe di San Benedetto, Monzuno, Castiglione e Loiano
Ma non mancherà l’impegno degli altri comuni dell’Appennino: la Tartufesta farà tappa dal 17 al 18 ottobre a San Benedetto Val di Sambro, il 18 ottobre a Monzuno e Castiglione dei Pepoli e il 25 ottobre, come Festa del Bosco, a Loiano.
A Sasso Marconi arriva Tartufina
Importante come sempre la rassegna che si tiene a Sasso Marconi nei weekend del 24-25 ottobre e 31 ottobre-1° novembre e che quest’anno sarà, per via della forma ridotta, “Tartufina”: due fine settimana di festa, dal mattino a sera, dedicati come sempre al tartufo bianco pregiato dei Colli Bolognesi e ai prodotti tipici d’autunno, con qualche significativa novità.
Piatti al tartufo e birre artigianali
Accanto all’ormai tradizionale ristorante dell’Associazione Tartufai, allestito al Parco Marconi, nella piazzetta del Teatro saranno presenti i ristoratori locali con le loro proposte culinarie e una selezione di birre artigianali, da gustare in caso di maltempo al coperto, sotto il porticato.
Finger food e caldarroste
Nella centrale piazza dei Martiri della Liberazione troveranno posto i produttori agricoli, il mercato del tartufo e i caldarrostai, mentre nel piazzale del Mercato ci saranno i punti ristoro delle associazioni, con finger food come crescentine, tigelle e frittelle di castagno, e nell’adiacente via del Mercato (la domenica) le bancarelle del mercato di strada.
Si chiude con Monghidoro, Grizzana, Camugnano e Porretta
La kermesse proseguirà poi con la Tartufesta di Monghidoro dal 31 ottobre al 1° novembre, quella di Grizzana Morandi il 1° novembre (a Borgo di Campolo) e il 15 novembre (nel capoluogo), quella di Camugnano l’8 novembre per poi concludersi in bellezza dal 20 al 22 novembre a Porretta Terme.
Un appuntamento di grande valore
La Destinazione Turistica Bologna Metropolitana coordina e promuove anche quest’anno la manifestazione, convinta dell’alta qualità della proposta e della sua importanza per la valorizzazione delle valenze paesaggistiche, culturali e gastronomiche dell’Appennino.
Il Decalogo del tartufo
Un impegno condiviso anche dai Comuni che per l’occasione hanno aderito ad una Carta della Qualità, mentre i ristoranti, gli agriturismi le associazioni si sono impegnati a presentare un menù degustazione rispondente ad un apposito Decalogo Tartufesta per i ristoratori.
Per saperne di più
Per informazioni sui singoli programmi basta consultare il sito Internet www.cittametropolitana.bo.it/sagrefeste/Tartufesta.