Vini De Stefano è una cantina irpina che commercializza 7 linee di vini, tra cui 4 rossi e 3 bianchi, tutti aventi denominazione DOCG, DOP o IGT; il Fiano di Avellino completa la linea delle DOCG irpine, attualmente tutte in produzione, con il bianco “Apià”, un vino bianco che si distingue per la sua eleganza e la delicatezza dei profumi, dal colore giallo paglierino, l’odore intenso e il sapore seducente.
Questo particolare nome per il bianco che porta il nome di Avellino nel mondo, trae la sua origine dalla città di Apia nel Peloponneso; infatti proprio gli abitanti di questa città furono fautori della nascita del prezioso vitigno Fiano, vitigno a bacca bianca considerato tra i migliori in Italia.
In particolare in Campania, la zona di Lapio chiamata così dal nome della città greca Apia e dall’uva Fiano denominata inizialmente “Vitis Apicia”, sulle colline ad est di Avellino, fu individuata come area di massima espressione del Fiano.
Aria, acqua e suolo d’Irpinia
La quota delle vigne e il clima fresco che caratterizza l’Irpinia, conferiscono alle uve profumi unici capaci di attrarre interi sciami d’api. Non è solo l’aria a dare forza al gusto unico del Fiano; la vite si nutre principalmente del suolo lavico tipico dell’Irpinia, raccogliendone i sali minerali che donano sapidità e complessità al vino, profumato e leggero come i fiori, ma con tutta la purezza del sottosuolo.
La sua vinificazione avviene con una pigiatura morbida di grappoli interi, una fermentazione malolattica non svolta totalmente, e un invecchiamento di un anno in silos di acciaio; il segreto della sua lavorazione è il tempo, perché raggiunge l’apice del suo gusto dopo 12 mesi, ma può conservarsi bene anche dopo quattro anni dall’imbottigliamento.
Il gusto è versatile, parlando di un bianco particolarmente fermo, ma bisogna avere l’accortezza di non disperdere l’aroma floreale e la delicatezza olfattiva, per questo motivo si abbina perfettamente a specialità di mare, crude o alla griglia, crostacei e frutti di mare, tutti alimenti che ben si sposano alla sapidità del Fiano e, anzi, ne vengono esaltate; tuttavia, la sua purezza lo rende ideale anche per accompagnare formaggi freschi o non troppo stagionati e ottimo da sorseggiare durante un aperitivo, con un ricco tagliere di specialità locali.
“La nostra cantina – spiega Francesco De Stefano – dopo un serio e attento lavoro, inserisce il nuovo bianco, completando, in questo modo, la produzione delle DOCG irpine. Oggi possiamo offrire, oltre alla qualità di sempre, un altro prodotto di una meravigliosa terra come l’Irpinia, il Fiano di Avellino DOCG. Con esso, arriviamo a produrre 8 tipologie di vini. Siamo davvero molto soddisfatti perché, a soli pochi anni dal nostro arrivo sul mercato, siamo in grado di offrire un’ampia varietà di prodotti di alta qualità. Qualità confermata anche dall’inserimento del nostro Taurasi DOCG 2016 nella prestigiosa guida di Luca Maroni, l’annuario de “I Migliori Vini Italiani 2022”. Dai vitigni irpini alle tavole italiane ed estere, siamo orgogliosi del progetto che stiamo portando avanti con impegno, passione e innovazione”.