In pieno corso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba Quella che prende il via quest’oggi ad Alba, notissima cittadina nel cuore delle Langhe, sarà l’88a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, candidato a diventare Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. Quasi due mesi di eventi nell’evento, che richiameranno estimatori del prezioso Tuber magnatum Pico da ogni parte del mondo, per gustalo in cento piatti diversi, per acquistarlo, o solo per annusarlo.

Con l’arrivo dell’autunno la stagione dei tartufi è partita, e quest’anno, a detta degli esperti, è anche partita alla grande, nel senso che la produzione è cospicua; i boschi vocati al tartufo si sono riempiti di cercatori con i cani addestrati alla ricerca del prelibato tubero, generalmente lagotti o meticci di piccola taglia, spesso controllati dagli occhi attenti degli agenti della Forestale o guardie ecologiche delle varie province, per controllarne la raccolta conforme alle quantità stabilite.

Il Re indiscusso di tutti i tartufi è il Tartufo Bianco pregiato che a differenza delle altre specie, cresce quasi esclusivamente in Italia, e solo in alcune zone di essa; quello di Alba, nelle Langhe, è indiscutibilmente il più noto e ricercato.

Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, una festa di gusti e sapori

In pieno corso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba Il tartufo è infatti il corpo fruttifero di alcune specie di funghi che vivono in simbiosi con certe piante arboree, in particolare querce, pini, tigli, carpini, pioppi, noccioli e faggi, dalle cui radici assorbono le sostanze di cui necessitano e cedendo in cambio acqua e sali minerali.

Il tubero è costituito da una superficie esterna detta scorza o peridio, che può essere liscia o rugosa e di colore variabile, bianco, nero, marrone o grigio; la parte interna, la polpa, ha una consistenza carnosa e compatta, colorata come la scorza e percorsa da venature più o meno ramificate che contengono le spore.

In pieno corso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba Il tartufo è anche un indicatore biologico: la sua esistenza è direttamente connessa alla salvaguardia del suo habitat naturale, delle piante con cui sviluppa la simbiosi e delle caratteristiche pedoclimatiche dell’area in cui cresce.

Il pregio di questo tartufo sta nel profumo forte ed inconfondibile e dal sapore gustoso ed unico, motivo per cui è sempre stato amato e ricercato fin dall’antichità per i ricchi banchetti dei signori di ogni epoca.

In pieno corso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba

In base alle sue caratteristiche morfologiche ed organolettiche, oltre che alle dimensioni, è possibile una identificazione delle specie di tartufo: forma, colore, odore e sapore ne determinano il pregio e quindi il valore commerciale, che, in certe “aste” può raggiungere e superare le decine di migliaia di euro o di dollari; nel corso della Fiera si svolgerà come sempre anche un’asta cui partecipano, di persona o via telefono, ristoratori e gourmet da ogni parte del mondo, e non di rado i “pezzi” più grandi e pregiati, finiscono oltreoceano o in estremo oriente.

In pieno corso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba Alba, nei quasi due mesi della sua Fiera, sarà piena di feste ed eventi in piazze, strade e cortili; tra questi il Palio degli Asini e le rievocazioni medioevali mentre nell’ampio spazio del Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba sarà possibile acquistare i tartufi dei boschi di Langhe, Roero e Monferrato.

Previsti anche quest’anno dibattiti, showcooking di grandi chef stellati e poi winetasting e analisi sensoriali del tartufo.

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