Dal 29 agosto al 10 settembre Sant’Agostino, nel ferrarese, ospita la sua tradizionale Sagra del Tartufo, un appuntamento ormai per tutti i buongustai e per coloro che hanno una vera e profonda passione per questo tubero.
Sant’Agostino-Mirabello è stato il primo comune del ferrarese ad ottenere il riconoscimento di Città del Tartufo dall’omonima Associazione Nazionale.
Qui sono in tanti a frequentare il vicino Bosco di Panfilia dove il tartufo spunta in abbondanza dal sottosuolo, accanto a pioppi, salici, querce, noccioli e betulle che creano l’habitat ideale del tuber magnum.
Sagra del Tartufo di Sant’Agostino; delizie per il palato
A Sant’Agostino il principe dei tartufi viene declinato in tantissime
proposte: quintali di tortellini, tagliatelle, lasagne e crespelle prenderanno forma per accompagnarsi con il re tartufo.
Una specialità da non perdere è la parmigiana: strati e strati di tartufo e parmigiano-reggiano che si alternano in questo clima estatico; una ricetta che risale agli inizi del ‘900, che richiede 2 palline medie di tartufo nero, 100 grammi di formaggio grana e di burro, un goccio d’olio, un pizzico di sale e un granello di pepe. Dopo avere unto molto bene il fondo di una teglia bassa la si copre con il tartufo grattugiato e dopo averlo livellato, con dei petali di grana e qualche fiocchetto di burro.
Messa la teglia sul fuoco basso con un coperchio la si lascia cuocere finché il formaggio inizia a sciogliersi, che vuol dire che la parmigiana è pronta.
Anche la Sagra del Tartufo di Sant’Agostino di Ferrara è entrata a far parte del club delle venti sagre inserite nella Guida “Ramazzotti, Il gusto delle sagre”; un viaggio in paesi e borghi in festa, alla scoperta di giacimenti gastronomici, riti, leggende, ricette, dialetti, danze e canzoni.