Nova Levante e le sue Dolomiti, patrimonio  dell’Unesco, le montagne del nord-est italiano con le sue vette maestose, le malghe e gli alpeggi, i boschi, i laghetti, i panorami mozzafiato, le piste da sci; chi non le conosce?

Nova Levante e il lago di Carezza, tavolozza di colori estate e invernoSono tantissimi i luoghi dolomitici di cui dover parlare e far conoscere; tra questi c’è, incantevole, il lago di Carezza, a poco più di 1500 metri di altitudine, in val d’Ega, nel comune di Nova Levante, provincia di Bolzano, chiamato anche il lago dell’Arcobaleno, per i suoi colori policromi, circondato da imponenti abeti rossi e sovrastato dal massiccio del Latemar.

Nova Levante: il lago di Carezza

E’ un posto particolarissimo nel variegato elenco dei laghi alpini; spuntati dal bosco ci si ritrova su un sentiero attrezzato, ma non è consentito accedere alle rive del lago; ci si gode la vista dall’alto di qualche metro, da dove si apprezzano perfettamente i suoi colori e la purezza dell’aria che lo circonda.

In estate la zona è particolarmente bella alla sera e al primo mattino, quando il gruppo montuoso del Latemar con il verde della foresta di Carezza si specchia nelle sue acque cristalline, dove è anche collocata la statua bronzea di Ondina, mitica ninfa protagonista della leggenda che le genti ladine hanno creato attorno al lago dell’arcobaleno.

Nova Levante e il lago di Carezza, tavolozza di colori estate e inverno

Lo spettacolo lascia ogni volta stupefatti: le pietre grige delle sponde fanno da contrasto con il colore verdissimo, smeraldo, dell’acqua, che si sfuma al centro in una macchia blue cobalto; i raggi del sole che penetrano tra i rami degli alberi fanno risplendere come stelle nella notte i sassolini chiari nel fondale.

Il lago è oggi una delle mete turistiche classiche della regione alto-atesina, sia d’estate che d’inverno quando molti sommozzatori effettuano riprese subacquee sotto lo spesso strato di ghiaccio e documentano i giochi di colori delle acque sotterranee.

Nova Levante, un paese da fiaba

Nova Levante, a 1.182 m s.l.m., ai piedi dell’imponente massiccio del Catinaccio, il regno di Re Laurino, è sulla strada statale SS241, nota anche come la “grande strada delle Dolomiti”, che percorre la Val d’Ega fino al paese.

Nova Levante e il lago di Carezza, tavolozza di colori estate e invernoIl paese viene menzionato per la prima volta nel 1142, con il nome “Noue”; el 1298 invece si parla della presenza di una prima chiesa, consacrata nel 1365 a S. Ingenuino e S. Albuino; l’attuale chiesa, moderna e caratterizzata da una bassa navata laterale e dal tetto a falde molto spioventi, venne costruita e consacrata nel proprio cinquant’anni fa, dopo due anni di lavori.

Anche la seicentesca chiesetta di S. Sebastiano merita una visita; la piccola cappella è dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano; al suo interno si trovano delle stupende opere barocche risalenti al XVII secolo.

Nova Levante e gli sport invernali

Nova Levante e il lago di Carezza, tavolozza di colori estate e invernoGli appassionati dello sci, conoscono bene la Ski Area Carezza Karersee, ai piedi del Gruppo del Catinaccio con ben 41 km di piste, tanti impianti di risalita e lo snow park Carezza con kids line, easy line e medium line. La nuova cabinovia Alba-Col dei Rossi porta facilmente al Passo Sella e Passo Pordoi, lungo la mitica Sella Ronda. D’inverno come d’estate, i turisti possono godere di un momento speciale quando, nel tardo pomeriggio, il sole tramonta ed il Catinaccio si tinge di rosso, un fenomeno conosciuto come “Enrosadira”.

Nova Levante, eno-gastronomia tipica e di alta qualità

Nova Levante e il lago di Carezza, tavolozza di colori estate e invernoIn paese e nei dintorni, oltre al profumo degli aghi di pino e della resina degli abeti rossi, nella purezza dell’aria fine che circonda il lago di Carezza, non è raro incontrare anche il profumo della cucina tipica altoatesina, i brozel, i shuttelbrot ed i tipici panini ricoperti di vari tipi di semi, i canederli, le zuppe, i wurstel con crauti, gli ottimi formaggi di malga, lo speck, gli strudel, solo per citarne alcuni.

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