Vinum di Alba comincerà lunedì 21, per proseguire il giorno successivo e ancora il 25, dal 27 al 30 aprile e chiudere, sicuramente in bellezza, il 1° maggio.
Una manifestazione che è una vetrina e al contempo un’occasione per degustare i più grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato, un appuntamento che fa incontrare gli intenditori di vino, i gourmet e chi desidera appassionarsi all’arte e alla cultura del basso Piemonte, facendosi cullare dalla bellezza dei vigneti e delle colline che nel 2014 l’Unesco ha riconosciuto quale Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Non solo vino comunque, perché accanto ai Barolo, Barbaresco, Dolcetto, Moscato, Roero e Roero Arneis, l’Asti Spumante e i vini del Monferrato, le Grappe e i distillati del Piemonte, ci sarà anche lo Street Food dei piatti locali, cibo di strada di alta qualità, ricco di storia e di tradizione langarola.
Da mattina a sera nelle otto giornate di Vinum, gli esperti dell’AIS Associazione Italiana Sommelier, accompagneranno il pubblico in diversi punti del centro storico cittadino nelle degustazioni delle varie tipologie enologiche.
Vinum, le eccellenze del territorio in vetrina
Nel corso della manifestazione l’Onaf, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio, curerà una serie di laboratori sui formaggi accompagnate da degustazioni di vino guidate da un sommelier; un incontro in cui la conoscenza attraverso l’assaggio di formaggi in abbinamento ai grandi vini del territorio diventerà piacere.
Vinum è anche un’ottima occasione per conoscere questo territorio, chi viene nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato trova infatti paesaggi incantevoli, enogastronomia eccellente e ospitalità di alto livello.
Ma c’è un’opportunità in più a Vinum; un a visita all’Alba sotterranea. Infatti un archeologo professionista accompagnerà i visitatori in un tour per scoprire le radici sotterranee della città: l’antico tempio, il teatro, il foro di epoca romana, il primo fonte battesimale e torri medioevali scomparse, con tappa conclusiva al Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali “F. Eusebio” della città.
Alba e le Langhe, terra del turismo enogastronomico
Il turismo tradizionale è quello enogastronomico; grandi vini accompagnano nelle tavole i ricchi piatti della tradizione langarola: gli innumerevoli antipasti, la tipica pasta; i tajarin e i ravioli del “plin”, la carne cruda di fassone, i formaggi Dop, i dolci a base di nocciola Piemonte Igp, e per finire il rinomato Tartufo Bianco di Alba.
Un turismo che in queste terre piene di meraviglie ha l’obbligo di essere “lento”, per poter gustare appieno la bellezza dei borghi, i prodotti tipici, i castelli e i musei, le tantissime cantine.
Tanti i posti da vedere; da Barolo a Barbaresco, da Alba, capitale delle Langhe a Bra, città barocca e patria di Slow Food, dal fascino dell’Alta Langa con una natura boschiva, i noccioleti e i tanti formaggi, alla Bassa Langa con la sua eccellente vocazione vitivinicola, con paesaggi fortemente condizionati dalla presenza della vite, la cui coltura ha finito per plasmarne le colline.