Le origini della zuppa mitonata risalgono all’antica Roma e non è difficile crederlo considerando gli ingredienti che la compongono.

zuppa mitonataIn territorio piemontese il suo nome è “supa mitonà“, ma è anche nota come zuppa mitonnè o zuppa mitunà; è un primo piatto a base di pane raffermo tipico della cucina piemontese di un tempo, proposta ancora oggi.

Secondo Michele Ponza, autore del Vocabolario piemontese-italiano, pubblicato a Torino nel 1846, la parola mitonà significa “cotto a rilento“.

Il mistero dietro la zuppa mitonata è davvero fitto; difficile dire se sia un’imitazione della zuppa di cipolle francese oppure se sia avvenuto il contrario. È infatti molto simile alla “Soupe à l’oignon” (zuppa di cipolle), elaborata nel XVIII secolo in Francia ed oggi considerata un piatto tipico della cucina francese.

In ogni caso, la zuppa mitonata è un piatto strepitoso: Pare che debba il suo nome al termine arcaico mitonè che in piemontese indica una cottura a fuoco lento. Il piatto è molto simile alla zuppa di cipolle ma a differenza della cugina d’oltralpe va preparata con il Bra, un formaggio tipico del Piemonte.

Per il resto, questo piatto è un ottimo modo per riciclare il pane raffermo portando in tavola una ricetta davvero strepitosa.

Zuppa di Cipolle Francese

Come si prepara

  1. Per prima cosa sbucciate e affettate finemente le cipolle quindi rosolatele in padella con il burro fino a che non risulteranno ben tenere. In ultimo regolate di sale e pepe.
  2. Tagliate poi a fette il pane raffermo e sfregatelo con lo spicchio di aglio, proprio come si è soliti fare con le bruschette.
  3. Adagiate un primo strato di pane sul fondo di una pirofila adatta alla cottura in forno e imbevetelo con del brodo di carne.
  4. Copritelo poi con metà delle cipolle e quindi con il formaggio grattugiato con la grattugia a fori grossi.
  5. Fate un altro strato uguale quindi infornate a 200°C per 20 minuti. Servitelo ben caldo accompagnandolo con un vino piemontese come il Dolcetto d’Alba.

Una variante della ricetta molto gettonata ossia quella che prevede il cavolo al posto della cipolla. In questo caso il cavolo verza viene affettato finemente e stufato in padella con della pancetta battuta al coltello prima di essere utilizzato al posto della cipolla.

Conservazione

La zuppa di cipolle piemontese si conserva in frigorifero per un paio di giorni; prima di consumarla, è meglio riscaldarla.

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