Radici del Sud: quando

Radici del Sud, la settimana dedicata alla promozione dei vini da vitigno autoctono e agli oli extravergini del mezzogiorno d’Italia, si terrà in Puglia dal 5 al 11 giugno 2018.

Radici del Sud: novità

L’edizione si preannuncia ricca di novità. Alla consueta proposta che si compone di un concorso enologico, e di una settimana di incontri BtoB e con la stampa internazionale e di un salone aperto al pubblico per quest’anno di aggiunge l’estensione del concorso anche agli oli. Gli extravergini di Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia saranno giudicati da esperti e giornalisti e si disputeranno il podio di miglior olio del Sud Italia.

Radici del Sud: degustazione vini
Radici del Sud: degustazione vini

Inoltre sarà attivata un’area interamente dedicata ai vini naturali e un banco d’assaggio nel quale i visitatori, oltre a degustare, potranno da quest’anno acquistare direttamente vino e olio ai banchetti dei produttori.

Radici del Sud: operatori stranieri

Molti gli operatori stranieri che hanno dato conferma della loro presenza: dalla Danimarca Ole Udsen, Mehmet Adanir, Nana Wad e Luigi Pucciano; dalla Polonia, Mariusz Majka; dall’Olanda Allard Ariszetal, Paulo De Almeida e Bruno Levi. Ci saranno anche Jelena Sakic dal Belgio, Fernando Zamboni dal Brasile, Mark Jackoby dal Canada e una delegazione di buyer proveniente da varie regioni della Cina guidata da Alessio Fortunato. Per la giuria dei giornalisti abbiamo già nomi importanti della stampa americana come Susan Gordon, David Ransom, Olivera Markovic, Matthew Horkey e Tracy Ellen Kamens. Il numero di aziende che si sono iscritte è più che triplicato rispetto all’anno scorso.

Radici del Sud: info

Radici del Sud 2018: Salone dei vini e degli oli del Sud.
Al Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari.
11 giugno 2018 – Orario di apertura al pubblico: dalle 11.00 alle 21.00.
Ingresso: kit di degustazione €15 (comprensivo di bicchiere, sacca porta bicchiere e quaderno di degustazione).
Parcheggio: disponibile.
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.