Ritorna l’appuntamento più atteso nel programma del Ravello Festival 2021 che sarà, come di consueto, il celebre Concerto all’Alba, che quest’anno si terrà mercoledì 11 agosto e sarà affidato alle famose mani del direttore americano James Conlon che dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nell’esecuzione di musiche di Beethoven sul palco sospeso del meraviglioso giardino di Villa Rufolo.
Soggiornare nello splendido e storico Hotel Santa Caterina di Amalfi vi permetterà di vivere un’esperienza unica e suggestiva, accolti fra giardini, agrumeti e camere panoramiche affacciate a strapiombo sul golfo.
L’ideazione dell’evento
Il Ravello Festival, nella sua attuale configurazione, deriva da una serie di iniziative precedenti che ne fanno uno dei più antichi festival italiani; va riconosciuto a Girolamo Bottiglieri e a Paolo Caruso l’ideazione dell’evento culturale che più di ogni altro avrebbe contribuito a costruire l’identità di Ravello come “Città della musica”.
L’associazione del nome di Wagner alla Villa Rufolo, resa splendida e accogliente dal filantropo scozzese Francis Neville Reid, era troppo allettante per non suggerire l’idea di realizzare concerti in un sito “benedetto” personalmente dal grande compositore.
Per questo motivo, negli anni ‘30, l’orchestra del Teatro di San Carlo vi si esibì più di una volta, con programmi legati appunto a Wagner; a uno di questi concerti presenziarono anche i Principi di Piemonte, e Ravello ricambiò l’onore della loro visita dedicando alla Principessa il belvedere che attualmente separa l’Hotel Palazzo Avino dall’Hotel Palazzo Confalone.
Un palco sospeso tra cielo e mare
L’idea rimase nell’aria, così che Paolo Caruso la ripropose, 20 anni dopo, aggiungendovi l’ardita soluzione logistica di un palco sospeso nel vuoto; la magia di questo Festival è dovuta infatti soprattutto alla bellezza del paesaggio e al suo palcoscenico naturale che, come una nuvola nel cielo, si sporge sulla roccia a circa 15 metri di altezza.
L’iniziativa prese corpo grazie all’impegno dell’Ente Provinciale per il Turismo, allora diretto da Girolamo Bottiglieri e, nell’estate del 1953, in occasione del 70° anniversario della morte di Wagner, i “Concerti wagneriani nel giardino di Klingsor”, come diceva testualmente la copertina del programma di sala, presero avvio con due serate affidate all’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Hermann Scherchen e William Steinberg. Per anni Wagner è rimasto nume tutelare del festival e tuttora un’attenzione particolare viene devotamente riservata alle sue musiche.
Nella magnificenza di Villa Rufolo
Il Ravello Festival è il più antico d’Italia dopo il Maggio Musicale Fiorentino; fra tutte le rappresentazioni del Festival quella più suggestiva è senz’altro il Concerto all’alba. Il risveglio del giorno e della mente accompagnato dalla più bella musica classica regalerà ad ognuno un sentimento di gioia indescrivibile che mai farà dimenticare Ravello in ciascuno degli spettatori.
Ai concerti di Villa Rufolo, vince il godimento complessivo dell’udito e della vista, dove l’imperfezione dell’uno è ampiamente compensata dalla magnificenza dell’altra.