Conosciuta come la “fira di bécch”, vale a dire la ”fiera dei cornuti”, la Fiera di San Martino, che si svolge a Santarcangelo di Romagna, nell’entroterra riminese dal 10 al 12 novembre, con un’anteprima il 9, è una delle più antiche e conosciute feste cittadine, tra le più amate dai romagnoli.

A Santarcangelo di Romagna si ripropone la storica Fiera di San MartinoSe un tempo si svolgeva nel giorno dedicato al santo caritatevole, in epoca più recente i giorni di fiera si sono allungati al week-end che lo comprende, per permettere al maggior numero di persone di arrivare a Santarcangelo per godersi la festa e non solo.

Infatti non c’è romagnolo, giovane o vecchio, che non sia passato durante la festa sotto l’arco della piazza, in cui sono appese due belle corna di bue, che ne rappresentano il simbolo.

Le corna vengono appese sotto l’Arco, ornate dai colorati cordoni che s’usavano per addobbare i forti buoi romagnoli quando venivano portati alle Fiere; una volta appese, danno vita al malizioso rito, più o meno giocoso e a volte “temuto”, di chi prova a passarci sotto: se le corna oscillano durante il passaggio si deve dubitare della fedeltà del partner.

E le corna sono il leit motiv della Fiera di San Martino di quest’anno; ne sono l’immagine ufficiale, disegnate negli anni ’90 dal grafico catalano Anton Roca; sono protagoniste di un divertente saggio dello scrittore romagnolo Eraldo Baldini e proprio sotto l’Arco la locale Pro Loco allestirà uno stand dedicato alle corna, dove si possono acquistare oggetti a tema: libri, magliette, cartoline, locandine ed altro ancora.

A Santarcangelo di Romagna si ripropone la storica Fiera di San MartinoLo stesso manifesto che reclamizza la Fiera, sobrio ma espressivo, recita anche l’invito ammiccante: ”Appuntamento sotto l’Arco”, rivolto democraticamente a tutti, residenti ed ospiti, uomini e donne, ragazzi e ragazze, all’insegna dell’allegria e del divertimento, come si addice a questa festa che, nel ciclo dell’anno agrario, rappresenta un po’ il Capodanno d’Autunno.

Fiera di San Martino, il trionfo della romagnolità

Le cronache dell’800 raccontano che, anche allora, in quei tempi di miseria, la Fiera di San Martino era una sorta di Paese della Cuccagna: cibi e vino in gran quantità, per un banchetto aperto a tutti, in strada e nelle tante osterie; una tradizione che continua anche quest’anno.

A Santarcangelo di Romagna si ripropone la storica Fiera di San MartinoLa vera regina della Fiera di San Martino è la piadina, con salsiccia e cipolla, che si trova un po’ dappertutto: in Piazza Marconi, all’Osteria di San Martino, in Piazza Ganganelli e in ogni via, con proposte per tutti i gusti.

In Piazza Ganganelli, sono da provare: i funghi e i tartufi di Villa Labor; i piatti ricercati di Per Tè Catering; i passatelli del Lavatoio Bistrot; i tortelli alla lastra del Fumaiolo; il fungo fritto del rifugio Biancaneve; i panini sfiziosi del Retrogusto; il ragu di somaro del Farneto; il pesce al cartoccio e la polenta di C’è Quel che C’è.

All’Arena del Campo della Fiera, il Ristorante Amarina ed il Barrumba si uniscono in Amarrumba, con piatti di pesce ed animazioni. Su per Via De Bosis, dopo le caldarroste della Caritas, buone e solidali, ci saranno le carni e la ribollita del Toscano; i cibi di strada dall’Italia e dal mondo, con specialità greche, sapori salentini; sciatt e pizzoccheri della Valtellina; arrosticini abruzzesi; olive ascolane; birra artigianale e dolci americani.

A Santarcangelo di Romagna si ripropone la storica Fiera di San MartinoIn Piazzetta del Lavatoio, c’è la polenta di una volta e le specialità de La Bosca; in Via G. Bruno, il Sottobosco di Badia Tedalda, con piatti di montagna e cinghiale; l’Alta Marea, con la cucina romagnola di mare, e Pès con i suoi fritti di qualità. Ovunque sarà possibile gustare un buon bicchiere di vino novello, di cagnina, di sangiovese o d’albana.

Alla Fiera di San Martino cè anche il Food Truck

Non poteva mancare la cucina su ruote ormai tanto di moda; per il terzo anno sarà presente il Food Truck di Beck, un raduno di operatori che cucinano su un automezzo, Ape o Furgone, che riprendono un’antica tradizione italiana del cibo itinerante, con una formula attuale, particolarmente amata dai giovani.

La tradizione dei Cantastorie alla Fiera di San Martino

Ma San Martino è sempre la Fiera delle tradizioni e la Sagra Nazionale dei Cantastorie è una di quelle tradizioni che dura nel tempo e attira sempre un pubblico vario e curioso.

A Santarcangelo di Romagna si ripropone la storica Fiera di San MartinoQuella di quest’anno è la 49a edizione, 32a per Santarcangelo; i cantastorie, con le loro esibizioni semplici ed immediate, i loro racconti ingenui o impegnati, che riportano agli spettacoli di strada di un tempo, porteranno qualche brano dedicato a due temi: l’impegno sociale e le corna, in sintonia con questa edizione della Fiera.

Tra gli artisti che saranno presenti quest’anno due sono emiliani: Gianni Molinari da Castelfranco Emilia e Federico Berti, di Monghidoro; i due cantastorie si esibiscono individualmente ed in duo, con un tributo agli indimenticabili cantastorie del passato, in particolare Giuliano Piazza.

Dalle valli Bergamasche ritorna Sandra Boninelli, con le sue storie appassionate e la sua voce potente ed evocativa. Felice Pantone è ormai un veterano della Sagra: è un cantastorie swing e propone storie surreali accompagnate da strumenti curiosi e accattivanti. Otello Pedrazzoli da Verona ci porta le ballate tipiche della pianura veneta. Completa il programma Paolo Sgallini, un busker riminese che rispolvera storie vecchie e nuove con lo stile dei suonatori di strada d’oggi.

Fiera di San Martino; tanti eventi nell’evento

A Santarcangelo di Romagna si ripropone la storica Fiera di San MartinoI tre giorni di Fiera saranno davvero intensi e tanti gli eventi al suo interno: dalla veglia nella notte del 10 novembre, accanto al fuoco con castagne e vin brulè, ascoltando la lettura di poesie del santarcangiolese Nino Pedretti al suono della fisarmonica di Tiziano Paganelli; dal recital dialettale sulla nascita del carattere romagnolo, attraverso diversi personaggi all’esposizione di macchine agricole antiche e moderne ed attrezzature per l’agricoltura e l’edilizia,

Sabato pomeriggio ci sarà anche la grande Sfida dei Taglialegna, una gara per esperti boscaioli, mentre domenica pomeriggio saranno i maestri dell’Associazione Country Soul ad esibirsi in un’animazione in perfetto stile green: la country western dance.

Il Palio della Piada e la Fiera dei Sapori

A Santarcangelo di Romagna si ripropone la storica Fiera di San MartinoNon mancherà il Palio della Piada; domenica pomeriggio in Piazza Ganganelli, organizzato dalla Pro Loco, giovani e meno giovani si lanceranno in una simpatica competizione di piadinari rigorosamente non professionisti alle prese con farina e mattarello.

La Scuola dei Sapori è invece un’iniziativa di qualità che si rivolge ai cultori del gusto, in occasione della Fiera, per conoscere prodotti e produttori di cibi tipici della Romagna e di altri territori.

Quest’anno la Scuola è dedicata all’olio di queste terre; il titolo della serata “…Anche l’olio canta” è un verso dell’Inno all’Olio di Pablo Neruda.

Nel corso dell’incontro saranno presentati gli olii di tre produttori: la Tenuta Carbognano di Gemmano, la Via degli Ulivi di Spadarolo e l’Oleificio Paganelli di Santarcangelo. La serata, condotta dall’esperto Stefano Cerni, prevede una degustazione guidata a cui seguono assaggi ed abbinamenti.

La Fiera è un’occasione speciale di divertimento anche per i bambini: non si va a scuola e si può andare in giro con gli amici. Ma è anche un momento unico di ricordi, per gli adulti che vogliono tornare bambini. Come avviene da molti anni la Fiera organizza la Festa del Bambino al Luna Park, grazie alla collaborazione con i giostrai, ma anche un tradizionale spettacolo di Burattini presentato dalla Compagnia Valerio Strinati.

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