Tartòfla si presenta al 2019 con tante novità, senza però perdere di vista la cosa più importante: la materia prima, c’est à dire il tartufo bianco pregiato, vero oro bianco dell’Appennino bolognese, con quotazioni che quest’anno, causa siccità estiva, basculano fra i 1500 e i 3000 euro al chilo a seconda delle dimensioni della pallina.

Trentasei anni di Tartòfla

Un gioiello profumato e prezioso che ancora una volta sarà protagonista del Festival Internazionale del Tartufo Bianco di Savigno, lo storico appuntamento dedicato al tuber magnatum pico giunto ormai alla sua 36esima edizione.

Tre weekend in compagnia del tartufo bianco

Tre weekend – dal 1° al 3, dal 9 al 10 e dal 16 al 17 novembre – che come di consueto vedranno al centro dell’attenzione non solo il tartufo ma anche gli altri prodotti tipici della montagna bolognese, autentici e schietti come i suoi abitanti, e un vasto cartellone di appuntamenti culturali.

Le novità dell’edizione 2019: si pranza sotto il cielo

Ma dicevamo delle novità di questa Tartòfla 2019: lo stand ristorante organizzato in piazza dalla Pro Loco in collaborazione con gli allievi e i docenti dell’Istituto Alberghiero “Gino Veronelli” e con Appennino Food, che quest’anno avrà un tetto trasparente per poter ammirare il panorama anche mentre si gustano i succulenti piatti della casa, resterà aperto in via eccezionale anche per cinque appuntamenti serali, le Cene di Tartòfla.

Le Cene di Tartòfla

Il 1°, il 2 e il 9 novembre con il normale menù alla carta, il 10 e il 16 novembre con due eventi speciali su prenotazione: nel primo caso andrà in scena il Dopofestival, serata a tema a cura dei ristoranti e delle aziende agroalimentari del Consorzio ViviValsamoggia, mentre nel secondo toccherà a una speciale cena rossiniana dove il tartufo sarà sicuramente in prima fila.

Le degustazioni di Food & Lab

Altra novità di rilievo sarà l’angolo Food & Lab, uno spazio pensato per laboratori dedicati a grandi e piccini, dove in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano-Reggiano, l’Ordine del Nocino Modenese, Baldo BBQ Team e diverse associazioni e produttori locali ogni ora si svolgeranno degustazioni guidate per conoscere e assaggiare i prodotti della tradizione gastronomica.

Mercatini, street food e menù dedicati

Nel solco della tradizione invece non mancheranno l’abituale mostra mercato del tartufo, con una selezione dei migliori espositori, i mercatini degli artigiani e dei prodotti alimentari tipici, i menù a tema dei ristoranti e degli agriturismi della zona, il Ristorante Delle Nonne, con 80 coperti esclusivi su prenotazione, e la vasta scelta di street food, che spazia dalle crescentine farcite di salumi ai borlenghi, dalla polenta al fritto misto, per poter gustare passeggiando e non perdere nemmeno un angolo di Tartòfla.

Dalla Francia i sapori di Cahors e della valle del Lot

Si consoliderà inoltre il gemellaggio tra Savigno e Cahors, città francese nella regione del Lot, con la presenza di chef, sommelier e produttori che porteranno le specialità locali, il tartufo certamente ma anche vini Doc, primo fra tutti il Malbec, formaggi, salumi e conserve.

Gli appuntamenti culturali

Ricco come detto il cartellone degli eventi culturali, curato dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio: tra le varie iniziative si segnalano al Teatro “Franco Frabboni” la mostra “Argentomare” di Rossana Misuraca e Lorenzo Petrone e alla Sala Tartufino l’esposizione dei trenini d’epoca.

Ma anche domenica 3 e 10 novembre, alla Biblioteca Comunale, l’appuntamento con il giallo rappresentato dall’opera collettiva “Misteri e manicaretti” e dal giallista Loriano Macchiavelli, le passeggiate sulla via del tartufo, la Notte del Tartufo Mannaro.

Un talent contest per aspiranti cani da tartufo

E, per chi vuole mettere alla prova il proprio cane, T-Factor, simpatico talent per capire se i nostri amici a quattro zampe sono portati alla ricerca del tartufo. In poche parole se hanno un naso da Tartòfla.