Ormai si parla dappertutto del cibo di strada e ci sono vari tentativi di imitazione, ma fu proprio la città romagnola a dare il via nel 2000 ad una manifestazione di questo tipo, organizzando per la prima volta Festival Internazionale del Cibo di Strada, per dare valore a d una gastronomia considerata “povera” ma che povera non è.
Le piazze e le strette stradine del centro storico di Cesena tornano dunque a riempirsi di colori, suoni, profumi, nel primo fine settimana di ottobre; un mescolarsi di odori e di colori ed una festa gastronomica che i romagnoli ed i tanti visitatori che accorrono dalle regioni vicine hanno dimostrato nelle passate edizioni di apprezzare.
Non è un caso che sia Cesena, in Romagna, patria della piadina che rappresenta uno dei più riusciti esempi di street food, ad ospitare un festival dove convivialità, piacere, culture vicine e lontane, vengono coniugate alla più antica, autentica e gustosa forma di ristorazione, con degustazioni, riflessioni, incontri e divertimento.
Festival Internazionale del Cibo di Strada; a Cesena dall’Italia e dal mondo
Legato alle tradizioni agro-alimentari del territorio a cui appartiene, il cibo di strada è probabilmente la più pura tra le diverse forme di offerta gastronomica, quella meno soggetta a mode passeggere e che maggiormente consente di leggere la storia – non solo gastronomica – di una città e dei suoi abitanti.
Espressione spontanea e autentica di un luogo, il cibo di strada è presente in ogni angolo del pianeta, nel vicino come nel lontano Oriente, in Africa come in America Latina, ma anche in paesi più “giovani” come l’Australia e gli Stati Uniti.
Organizzato da Confesercenti Cesenate, Slow Food Cesena, Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes ed Eventi in Itinere, il Festival avrà una trentina di “isole” gastronomiche che proporranno i cibi di strada provenienti da svariati paesi: dal Belgio alla Spagna, dal Messico all’India, dalla Grecia al Giappone, fino al Marocco e diversi paesi sudamericani quali Brasile, Equador, Perù e Argentina, ma anche la Provenza francese, il Kurdistan, la Grecia, la Thailandia e altri ancora.
Ci saranno naturalmente molte regioni italiane rappresentate con il loro buonissimi cibi di strada, dall’Abruzzo alla Sicilia, dalle Puglie alla Toscana, fino alle Marche, alla Campania, alla Liguria e all’Emilia-Romagna. Oltre ai cibi di strada ci saranno birre, vini e bevande provenienti dai paesi partecipanti, la “Bottega del Caffè del Mondo”, la “Street Food Truck Area” e tanto altro ancora.
Festival Internazionale del Cibo di Strada convegni, degustazioni, mostre
Il Festival sarà arricchito anche da incontri, Talk Food, degustazioni, esposizioni, animazioni, musica, teatro di strada e officine gastronomiche con laboratori veri e propri sul cibo di strada nel Mediterraneo e nel mondo. Ci sarà anche il Mercatino dei Presìdi Slow Food e, in collaborazione con “Città del Gusto Romagna”, sabato 7 e domenica 8 ottobre, al Foro Annonario, i vini delle migliori cantine del Piemonte presenti nelle guide di Gambero Rosso.
Tra gli incontri sarà particolare quello previsto per sabato 7 ottobre, alle ore 15 presso il Loggiato degli Incontri Vineria del Popolo: “Cibo di Strada: cos’è, da dove viene e dove sta andando”. Il Festival che ha dato per primo il giusto valore a questo straordinario tipo di cucina, pone una riflessione sul dilagare di quella che ormai è divenuta una moda banalizzante. Ne parlano: Raffaela Donati, presidente Slow Food Emilia-Romagna, consigliere nazionale Slow Food Italia; Vittorio Castellani aka Chef Kumalè – giornalista e scrittore, gastronomade; Stanislao Porzio – giornalista e scrittore, autore di libri sul Cibo di Strada; Esmeralda Giampaoli – presidente nazionale Fiepet-Confesercenti; Giampaolo Angelotti – presidente nazionale Fiesa-Confesercenti. Degustazione guidata di alcuni cibi di strada presenti al Festival.
Sabato 7 ottobre ore 11,30 e alle ore 18, 00 ci saranno due Laboratori incontro con produttori-operatori presenti al Festival con degustazione curate da Chef Kumalè.
Domenica 8 ottobre, alle ore 17,30, Stanislao Porzio presenta il suo libro “Cibi di strada. Il Sud. Italia meridionale, Lazio, Abruzzo, isole”. Incontro con i produttori di Abruzzo e Campania presenti al Festival e degustazione.
Nelle stesse giornate del Festival si terranno anche spettacoli di Musica, Arte e Teatro di Strada.