TOurTlen e bacàj. Che in dialetto bolognese significa suppergiù tortellino e polemica.
Tortellino halal al pollo? Ed è subito polemica
Sì, perché l’ottava edizione di TOurTlen, l’ormai tradizionale Festival del Tortellino organizzato dall’omonima risto-associazione, si fa precedere da una polemica apparentemente innocua legata alla scelta della Curia petroniana di servire, in occasione dell’altrettanto tradizionale pranzo solidale che si tiene in piazza Maggiore per la festa patronale di San Petronio il 4 ottobre, tortellini “Halal” col ripieno a base di pollo anziché di maiale, in modo da poter accontentare anche i bisognosi di fede islamica.
Apriti cielo, perché, sorvolando sul servilismo culturale di chi, anziché optare per un primo piatto senza carni suine (e la cucina emiliana ne è piena), pensa sia meglio stravolgere una ricetta tradizionale in nome di non si sa quali propositi di apertura e accoglienza, al bolognese puoi fare di tutto, puoi toccargli l’auto, i mobili di casa, la sorella, ma non i tortellini.
E quindi giù polemiche a non finire, che stanno già tracimando nella politica nazionale, quando poi in effetti, paradossalmente, il posto più logico per vedere un tortellino al pollo sarebbe proprio il Festival di TourTlen, dove nel corso degli anni ne sono passati di ogni genere, da quelli al pesce a quelli con i funghi o con le mandorle.
Le sfumature del tortellino? Sono 23
E anche quest’anno non mancheranno le varianti sull’ombelico di Venere, che domenica 6 ottobre, nella consueta cornice di Palazzo Re Enzo, dalle 11.30 alle 22.30 verrà proposto in 23 diverse, gustose ricette realizzate da altrettanti chef fra i migliori del territorio bolognese e non solo.
Obiettivo finale la De.Co.
Un grande successo che si ripete ancora una volta, con la tradizione del tortellino al tempo stesso preservata – la sfoglia rigorosamente tirata a mano – e rivisitata a partire da ingredienti di qualità e con un tocco di creatività, ma con un grande obbiettivo in fondo alla strada: ottenere per il tortellino bolognese la De.Co., ossia la denominazione comunale d’origine, una cosa finora mai accaduta in Italia per la specialità simbolo della cucina petroniana.
Gli chef partecipanti
I partecipanti alla giornata saranno Federico Pettazzoni (Enoteca Giro di Vite), Cynthia Ravanelli (Officina del Gusto), Massimiliano Mascia (San Domenico), Demis Aleotti (Bottega Aleotti), Erik Lavacchielli (Fourghetti), Lucia Antonelli (Taverna del Cacciatore), Alessandro Panichi (Villa Aretusi), Mario Ferrara (Scaccomatto), Carlo Alberto Borsarini (La Lumira), Francesco Carboni (Acqua Pazza), Fabio Berti e Sandro Gozzi (Bertozzi), Pietro Palumbo (Polpette & Crescentine), Andrea Rambaldi (Posta), Dario Picchiotti (Antica Trattoria di Sacerno), Giacomo Galeazzi (Tramvia), Simone Ropa (La Bottega di Franco), Vincenzo Vottero (VIVO Taste Lab), Pasquale Troiano (Cantina Bentivoglio), Pietro Montanari (La Secchia Rapita), Massimiliano Poggi (Massimiliano Poggi Cucina), Claudio Sordi (Casa Sordi), Stefano Aldreghetti (Barkalà) e guest star per questa edizione la mitica Aurora de Le Golosità di Nonna Aurora.
A ciascuno la sua ricetta
Ciascuno con una propria versione del tortellino: classico in brodo, fritto, in fonduta di Parmigiano e noce moscata, con castagne e funghi, con razza, acciuga, bufala e tartufo, in saòr, alla panna (normale o di cocco), ripieni di amatriciana, con piselli e pomodoro, alla spuma di patate, con Taleggio e nocciole, Bologna-Matera, freak & chic, con porcini all’anice, e chi più ne ha più ne metta.
Dolci, mortadella e vini dei Colli
Per una chiusura dolce non mancheranno la torta di riso di Gino Fabbri, la zuppa inglese di Gabriele Spinelli e il gelato di Leonardo Ragazzi, mentre a innaffiare il tutto provvederanno le 22 cantine del Consorzio Vini Colli Bolognesi con il meglio della produzione enologica locale, dal Pignoletto Classico Docg alle sue versioni frizzanti e spumantizzate, dalle Doc del Bianco e Rosso Bologna ai vitigni meno conosciuti come Negrettino e Alionza, e per uno spuntino veloce si potrà contare anche sulla classica rosetta farcita con la mortadella Selezione TourTlen di Felsineo.
Tanti gadgets a disposizione
Sarà inoltre possibile acquistare il libro “TourTlen. Le tante facce del tortellino” di Elisa Azzimondi in collaborazione con l’Associazione TourTlen per Minerva Edizioni con le ricette degli chef di TourTlen, e tantissimi gadgets come t-shirt, tortellini fatti a mano in lana cotta, canovacci in filato di cotone grezzo tessuto a mano su antichi telai, cappelli a forma di tortellino, ciondoli con tortellini, il ricavato della cui vendita verrà interamente devoluto, unitamente a una parte di quello dell’evento, alla Fondazione Hospice MT Chiantore Seragnoli.
Quanto costa la degustazione
La degustazione prevede l’acquisto di un coupon al costo di 5 euro per un assaggio di tortellini a scelta o di un carnet da 20 euro per cinque assaggi, mentre le degustazioni di vino, della mortadella e dei dolci costeranno 3,50 euro ciascuna.