Ha passato i cinquanta, ma la sua verve è sempre ottima; si parla della Sagra del Borlengo di Guiglia, sull’appennino modenese, che si tiene dal 1967 per la gioia del palato di quanti conoscono questo cibo tradizionale locale.
Negli ultimi tre fine settimana di maggio, all’ombra della duecentesca rocca di Guiglia, per chi ama la cucina ricca e saporita dell’appennino emiliano, l’occasione è davvero ghiotta.
Il Borlengo è infatti un piatto povero e antico, una specialità tipica di questa zona, che si ottiene cuocendo con un apposito attrezzo in una padella di rame stagnato un particolare impasto di farina, acqua, uovo e sale.
Sagra del Borlengo, una gustosa tradizione
Si ottiene così una sottilissima sfoglia che viene poi condita con una “cunza” fatta con lardo, pancetta, rosmarino e aglio cotti e una spolverata di Parmeggiano-Reggiano.
La sfoglia calda e croccante, col suo ripieno, viene piegata in quattro come un fazzoletto da taschino e servita come cibo da street food, stuzzichino rituale della gente dei colli modenesi.
Un prodotto che nonostante la sua bontà, non ha mai oltrepassato i confini del posto, anche se in alcune località vicine ha assunto nomi diversi, ma i vari Ciacci o le Zampanelle dei comuni montani confinanti del bolognese sono altra cosa.
Se gli ingredienti dei borlenghi sono molto semplici, la loro preparazione è piuttosto elaborata e coreografica, tanto che una ventina d’anni fa è stato redatto e depositato presso un notaio il disciplinare di produzione del borlengo, perché questo preparato non è pane, né piadina, né crêpe.
Alla Sagra del Borlengo di Guiglia ci saranno all’opera oltre cinquanta mastri borlengai che faranno a gara spadellando le cialde ben cunzate con pancetta, aglio, lardo e rosmarino.
Oltre a tanta musica, bancarelle, divertimento, buon vino e birra, come nelle precedenti occasioni poi, in occasione della Sagra del Borlengo di Guiglia si terrà l’annuale edizione della Scuola Internazionale del Borlengo, il cui obiettivo è l’insegnamento della preparazione dei Borlenghi e dove gli aspiranti Borlengai, impareranno a preparare la “colla”, ingrediente base del prodotto, la “cunza” utilizzata per condirli e la tecnica di preparazione e cottura, nel pieno rispetto del disciplinare di produzione.