Sta per partire nel paese di Pellegrino Artusi, a Forlimpopoli, in Romagna, la 32a edizione della Festa Artusiana che, come ogni anno, assegna anche il Premio Artusi che quest’anno andrà a José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO.
Personaggio di spicco che da oltre 30 anni è impegnato sui temi della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale dell’agricoltura, José Graziano da Silva, che ha la doppia nazionalità brasiliana e italiana, è stato anche l’artefice del programma “Fame Zero” in Brasile, nel 2003 per garantire il diritto di accesso ai prodotti alimentari di base e sradicare la fame nel paese più grande e popolato del Sud America.
Attualmente sta lavorando per promuovere una migliore cultura sul valore del cibo e creare consenso sulle questioni relative alla sicurezza alimentare. Ha anche incoraggiato una più stretta cooperazione con i partners per lo sviluppo, sostiene la cooperazione Sud-Sud del mondo e ha potenziato la collaborazione con la società civile e il settore privato, comprese le organizzazioni di agricoltori e le cooperative per i piccoli produttori.
Festa Artusiana, una riflessione sul rapporto tra uomo e cibo
Anche nel 2018, dichiarato anno del cibo italiano nel mondo, la città di Forlimpopoli propone una riflessione a tutto campo sul rapporto fra uomo e cibo, secondo lo spirito che da sempre anima il Premio Artusi. Due dati a riguardo parlano chiaro per gli anni a venire: la Fao stima che il fabbisogno alimentare previsto per il 2050 richieda un aumento nella produzione agricola del 70%; nel 2050 la terra sarà popolata da 9,1 miliardi di persone, ben il 34% in più rispetto ad oggi, oltre il 50% delle quali concentrate in nove Paesi; due temi chiave, dunque, per l’umanità.
Festa Artusiana, la motivazione della scelta
Il nome di Da Silva è stato scelto dal Comitato scientifico di Casa Artusi. Questa la motivazione del riconoscimento: “Il Premio Artusi 2018 a José Graziano da Silva per l’impegno profuso con grande efficacia e coerenza, sia alla guida della FAO sia nell’ambito del progetto brasiliano “Fame Zero”, per la lotta contro la fame e la malnutrizione. Il riconoscimento artusiano vuole sottolineare il lavoro straordinario svolto a sostegno delle comunità locali fondato sul concetto di cibo sano e biodiversità agricola e alimentare. La salute e la nutrizione richiedono la connessione del concetto di cibo a quello di agricoltura”.
Negli anni passati il Premio Artusi è stato assegnato, solo per citare gli ultimi vincitori, al Comitato per la Lotta alla fame (Italia – 2007), Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), Don Luigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012), Mary Ann Esposito (2013), Enzo Bianchi (2014), Alberto Alessi (2015) e Carlo Petrini (2016), Vittorio Citterio (2017).
Secondo consuetudine il Premio Artusi viene annunciato in occasione della Festa, ma consegnato in corso d’anno. In occasione della kermesse Artusiana, dal 23 giugno al 1 luglio, saranno consegnati i Premi Marietta ad honorem assegnati quest’anno alla Stamperia Pascucci e alla giornalista Stefania Barzini.